La Processione del Colera

LA PROCESSIONE CONTRO IL COLERA DEL 1855

(Luigi Nicoli, Direttore Editoriale)

Ritengo quanto mai attuale riproporre questo mio articolo che pubblicai nell’autunno del 2010 sulla rivista Leonessa e il suo Santo. Lo scopo è quello sensibilizzare le autorità civili e religiose affinché rilascino l’ autorizzazione, nel rispetto delle attuali norme anti Covid19, per poter effettuare la Processione del Colera con il simulacro della Pietà, di cui quest’anno ricade la ricorrenza (vedi sotto), concordandone le modalità con la Confraternita Pietà e Grazie, con sede nella chiesa di San Pietro a Leonessa.

La causa del colera, malattia infettiva, è un bacillo vivente nell’acqua, il vibrio cholerae, che penetra e si moltiplica rapidamente nell’apparato digerente dell’uomo.

Il morbo, che dal 1817 si era diffuso dall’India in alcuni altri paesi, colpì per la prima volta l’Italia nel 1835 probabilmente portato per via di mare da un gruppo di contrabbandieri provenienti dai territori d’oltralpe, entrati nel Regno di Sardegna, dopo aver infranto il cordone sanitario. Ma l’epidemia più grave fu quella d 1855 che investì tutta l’Europa e l’Italia, non risparmiando Leonessa e i paesi limitrofi.

Le precarie condizioni socio-igienico-sanitarie del paese, che allora contava circa 9000 abitanti, favorirono la diffusione morbo che provocò diversi morti, seppelliti nella chiesa di San Cristoforo, fuori la città, per evitare ogni possibile forma di contagio.

I leonessani per debellare l’epidemia, visto l’inefficacia della Medicina ufficiale, decisero allora di chiedere una grazia alla Madonna della Pietà – la cinquecentesca statua lignea della quale era ed è custodita in questa chiesa dalla Confraternita Pietà e Grazie. Fu organizzata, allora, una solenne processione con il simulacro per le strade del paese: era la seconda domenica di ottobre del 1855.

Subito dopo il corteo, la pestilenza miracolosamente, non solo cessò, come ricorda una lapide apposta accanto della Cappella dedicata alla Pietà, nella chiesa inferiore di San Pietro, che recita:

Alcune famiglie ebbero delle miracolose guarigioni dal morbo: i Colandrea, gli Anzidei, i Palla, i Pasquali, i Piccinini, i Vannozzi, i Rauco, i Coiante ed altre. Da allora queste casate fecero voto di organizzare la processione con la Madonna della Pietà ogni cinque anni, nella seconda domenica di ottobre.

Un episodio analogo accadde alcuni anni dopo, a Villa Bigioni, dove gli abitanti fecero voto all’Immacolata, come recita la lapide apposta sotto una sua immagine, nella chiesa del villaggio.

DOM

ALL’IMMACOLATO CONCEPIMENTO DI MARIA SS.

IL POPOLO DI VILLA BIGIONI

IN 1865

DAL COLERA MORBUS PERCOSSO

A LEI FE’ RICORSO E NE CONSEQUI GRAZIA

IL PRESENTE MONUMENTO

VOTAVA